Chi Sono Francesco...
Dedicato a tutti quei corpi non letti.
Mi chiamo Francesco e nonostante ci sia scritto classe 1989 sulla carta d’identità, non so ancora bene a quale periodo di tempo appartengo davvero.
Segni particolari: Appassionato di storie e di tatuaggi.
Ho iniziato partendo dalle ricerche sulle origini del tatuaggio per poi immergermi nei racconti dei tatuatori e dei tatuati; per capire questo inchiostro che scorre nelle varie culture ed epoche dovevo iniziare a conoscere il linguaggio e tutta l’affascinante simbologia con cui è scritto questo mondo. Senza escludere le tecniche di esecuzione, gli strumenti, i dettagli legati al disegno e al loro stile che sia vintage o moderno. Fin da subito sapevo che questa forma di comunicazione non si impara solo con lo studio sui libri e osservando fotografie. Bisogna leggere su carta e su pelle.
Un tempo, quando ancora non riuscivo a leggerlo un corpo, potevo limitarmi alla sola azione di guardarlo.
Nella mia testa quei disegni però, oltre ad essere linee e colore, erano già storie da codificare. Universi sotto pelle.
Bisognava aprire il vaso di Pandora e non fermarsi davanti quello che appariva agli occhi, andando oltre il flash, lo stencil, il disegno e la meccanica del tatuaggio.
Significava scoprire anime per poi custodirne i ricordi.
Bella o brutta che sia, ogni storia scritta sulla pelle costa sacrifico, dolore, tempo e racchiude frammenti di vita delle persone.
Mi piace chi rispetta ancora la pelle, lei che è il nostro confine tra dentro e fuori: un barriera viva, esposta al mondo esterno che raccoglie la memoria dei segni che la vita ci lascia addosso. Quali segni?
La pelle oltre al suo colore, il suo profumo e le piccole macchie già presenti dalla nascita come i nei, negli anni colleziona tanti altri segni che raccontano episodi della nostra vita. Pensiamo a tutte quelle cicatrici dovute a ferite, fratture, bruciature, operazioni, graffi, cadute che restano incise sull’epidermide e che ci contraddistinguono l’uno dall’altro.
L’atto di accarezzare un corpo, per i più attenti, non diventa solo un gesto affettuoso ma è come leggere un libro attraverso intere pagine scritte in braille.
I tatuaggi, eseguiti nel corso degli anni magari in posti diversi e da vari tatuatori, proprio come quelle cicatrici diventano segni che racchiudono tappe o interi capitoli della nostra vita. Volenti o nolenti fanno parte della nostra storia.
Perché infondo noi siamo tutta la storia, non solo una parte; noi siamo i motivi che ci spingono a tatuarci, siamo il disegno, siamo la strada per arrivare dentro lo studio, siamo gli aghi, siamo la musica di sottofondo, siamo la mano del tatuatore, siamo il dolore, siamo inchiostro e sangue.
Come per Nicolai, Herman, David e Margo citati in homepage anche nella mia piccola visione, i tatuaggi non si riducono ad essere solo inchiostro sotto pelle ma sono tante piccole storie scritte sulla pelle.
Questo sito “Tatuaggi : Storie sulla pelle” si occuperà quindi del mondo del tatuaggio a 360° con articoli sui vari stili e la loro nascita, tatuatori storici, consigli, interviste, significati di soggetti, simboli e anche aspetti tecnici se necessario. Non trascurerà però la parte primaria del blog che non si focalizzerà tanto su quello che rimane sopra la pelle ma su quello che c’è sotto: ascoltando e documentando sia i racconti che le fotografie dei possessori di quei disegni legati all’esistenza; perché noi un giorno passeremo ma le storie resteranno.